Webtudordimatematica

Frequenze assolute, relative e percentuali

In questo articolo abbiamo visto che nell'ambito della statistica descrittiva, la distribuzione di frequenza assume un ruolo molto importare perchè rappresenta il modo più comodo per organizzare i dati grezzi raccolti in seguito a una indagine statistica.

In questa lezione ti parlo di alcuni tipi di frequenze che si usano in statistica, ovvero:

  • Frequenze assolute
  • Frequenze relative
  • Frequenze relative percentuali

 

Frequenze assolute

Le prime, in realtà, sono state già trattate nella lezione sulla distribuzione di frequenza. Queste sono definite come il numero di occorrenze delle varie modalità (o valori) della variabile studiata.

Esempio

Supponiamo che il carattere $X$ presenta le seguenti modalità (o ciò che è lo stesso assume i seguenti valori): $$1,2,1,-3,0,-1,2,2,0,-3$$. La tabella con le frequenze assolute è quindi: 

Frequenze assolute
 

Frequenze relative

Le frequenze assolute da sole non riescono a dare un'idea sulla proporzione con cui ogni modalità compare all'interno della distribuzione $X$. Per questo esiste la frequenza relativa che è data dal rapporto tra la frequenza assoluta e la somma delle frequenze. In formule:

$$f_i=\cfrac{n_i}{n}$$

Di seguito, tramite un esempio, ti spiego come calcolare le frequenze relative

Esempio

Supponi di avere la seguente tabella di frequenza del numero di ordini effettuati da un campione di 407 famiglie nel giorno del Black Friday

Distrib freq var discreta
Calcoliamo le frequenze relative $f_i$ per ogni valore $x_i$:
$$\begin{eqnarray*} f_1 &=& \cfrac{78}{407}\\ f_2 &=& \cfrac{87}{407}\\ f_3 &=& \cfrac{68}{407}\\ f_4 &=& \cfrac{86}{407}\\ f_5 &=& \cfrac{88}{407} \end{eqnarray*}$$
Aggiungiamo le frequenze relative accanto a quelle assolute in tabella:

Frequenze relative
Nota che il totale delle frequenze relative è sempre 1.

 

Frequenze relative percentuali

Una volta calcolate le frequenze relative possiamo (ci conviene) calcolare anche le frequenze relative percentuali per ottenere appunto la proporzione percentuale di ogni modalità o valore della variabile in esame. Per calcolare le frequenze percentuali basta moltiplicare per $100\%$ le frequenze relative. Facendo riferimento all'esempio precedente, nell'ultima colonna della tabella sono state calcolate le frequenze percentuali:

Frequenze relative percentuali

 

Dalle frequenze relative percentuali possiamo ricavare informazioni in più riguardo la distribuzione degli ordini, come ad esempio, il fatto che la maggior parte delle famiglie intervistate ha effettuato 4 ordini dato che a questo valore è associata la frequenza percentuale più grande (22%).

Clicca nel bottone qui sotto per scaricare esercizi sulle frequenze relative e percentuali ai fini del calcolo di indici di posizione e di dispersione.

 

Vai agli esercizi

Il quaderno degli appunti
Statistica e Probabilità

Coefficiente di correlazione di Pearson

Dati due variabili quantitative X e Y, si dice coefficiente di correlazione o covarianza normalizzata di X e Y il rapporto tra la covarianza e il prod
Trigonometria

Teorema del coseno o di Carnot

Il teorema del coseno (o di Carnot) è una conseguenza del teorema delle proiezioni (visto qui) e afferma che in un triangolo qualsiasi, il quadrato d
Trigonometria

Teorema delle proiezioni

Il teorema delle proiezioni dice che in un triangolo qualsiasi la misura di un lato è uguale alla somma dei prodotti di quelle degli altri due lati p