Consideriamo l'operazione inversa dell'elevamento al quadrato, ossia la radice quadrata.
La radice quadrata aritmetica di un numero razionale positivo o nullo è quel numero , positivo o nullo, che, elevato al quadrato, dà come risultato il numero dato.
$$\bbox[#ffffff,5px,border:2px solid #ff6600]{\sqrt{a}=b\quad\mbox{se}\quad a=b^2\quad\quad (a\ge 0,\ b\ge 0)}$$
La radice quadrata si indica con il simbolo $\sqrt{}$
Esempio
Esempi di calcolo di radici quadrate
- $\sqrt{9}=3$ perchè $3^2=9$;
- $\sqrt{0}=0$ perchè $0^2=0$;
- $\sqrt{\frac{16}{25}}=\frac{4}{5}$ perchè $\left(\frac{4}{5}\right)^2=\frac{16}{25}$.
L'operazione di radice non è una operazione interna in $\mathbb Q$. Per esempio, 2 non ha per radice quadrata un numero razionale (cioè $\sqrt{2}$ non è un numero razionale e quindi $\sqrt{2}\not\in\mathbb Q$).
Da qui l'esigenza di ampliare l'insieme dei numeri razionali $\mathbb Q$ all'insieme dei numeri reali $\mathbb R$.
Chiamiamo numero irrazionale ogni numero decimale illimitato non periodico.
Chiamiamo numero reale ogni numero razionale o irrazionale.
In sostanza, per ampliare l'insieme dei numeri razionali, consideriamo un nuovo insieme, quello dei numeri reali, che è l'unione dell'insieme dei numeri razionali e di quello degli irrazionali come si può vedere dall'immagine seguente.
Abbiamo visto che la radice quadrata è l'inversa della potenza con esponente 2. Allo stesso modo possiamo parlare di radice cubica come operazione inversa della potenza con esponente 3, e così via. In generale, la radice n-esima (leggi "ennesima") è l'operazione inversa della potenza di esponente n.
Dato un numero naturale $n\neq 0$ e un numero reale a, positivo o nullo, la radice aritmetica n-esima di a è quel numero reale b, positivo o nullo, la cui potenza con esponente n è uguale ad a.
$$\bbox[#ffffff,5px,border:2px solid #ff6600]{\sqrt[n]{a}=b\quad\Leftrightarrow\quad a=b^n\quad\quad (a\ge 0,\ b\ge 0)}$$
Proprietà dei radicali
Per ogni n,m naturale diverso da 0 e per ogni a e b reali non negativi, valgono le seguenti proprietà
- $\sqrt[1]{a}=a$ (infatti $a^1=a$)
- $\sqrt[n]{0}=0$ (infatti $0^n=0$)
- $\sqrt[n]{1}=1$ (infatti $1^n=1$)
- $\left(\sqrt[n]{a}\right)^n=\sqrt[n]{a^n}=a$
- $\sqrt[n]{a}\cdot\sqrt[n]{b}=\sqrt[n]{a\cdot b}$
- $\sqrt[n]{a}:\sqrt[n]{b}=\sqrt[n]{a:b}\quad b\neq 0$
- $\sqrt[0]{a}$ non ha significato.
Terminologia sui radicali aritmetici
Il simbolo $\sqrt[n]{a}$ viene chiamato radicale aritmetico, o semplicemente, radicale.
Il numero n viene detto indice del radicale, il numero a si chiama radicando. Se il radicando è scritto sotto forma di potenza, l'esponente di tale potenza si chiama esponente del radicando.
Proprietà invariantiva dei radicali
Dati due numeri reali a e b, non negativi, e un numero naturale n diverso da 0, se a e b sono uguali, sono uguali anche le loro potenze n-esime e viceversa.
$$\bbox[#ffffff,5px,border:2px solid #ff6600]{a=b\quad\Leftrightarrow\quad a^n=b^n\quad\quad (a\ge 0,\ b\ge 0\ n\neq 0)}$$
Enunciamo adesso la proprietà invariantiva:
Dato un radicale aritmetico, si può ottenere un radicale equivalente moltiplicando per uno stesso numero naturale (diverso da 0) sia l'indice del radicale sia l'esponente del radicando.
$$\bbox[#ffffff,5px,border:2px solid #ff6600]{\sqrt[n]{a^m}=\sqrt[n\cdot p]{a^{m\cdot p}}}$$
La semplificazione di radicali
Per la proprietà simmetrica dell'uguaglianza, possiamo anche scrivere:
$\sqrt[n\cdot p]{a^{m\cdot p}}=\sqrt[n]{a^m}$
Dato cioè un radicale aritmetico, si ottiene un radicale equivalente dividendo l'indice della radice e l'esponente del radicando per un divisore comune.
In questo caso si dice che si è semplificato il radicale.
Esempio
Semplifichiamo i seguenti radicali:
- $\sqrt[9]{5^6}=\sqrt[9:3]{5^{6:3}}=\sqrt[3]{5^2}$
- $\sqrt[6]{a^4}=\sqrt[6:2]{a^{4:2}}=\sqrt[3]{a^2}$
- $\sqrt{7^4}=\sqrt[2:2]{7^{4:2}}=\sqrt[1]{7^2}=7^2=49$
Non è sempre possibile semplificare un radicale. Per esempio, il radicale $\sqrt[5]{a^2}$ non si può semplificare, perchè 5 e 2 non hanno divisori comuni, tranne l'unità.
Un radicale si dice irriducibile (cioè non semplificabile) quando il suo indice e l'esponente del radicando sono primi fra loro.
Per semplificare un radicale e renderlo irriducibile, occorre:
- cercare il M.C.D. fra indice ed esponente del radicando;
- dividere l'indice e l'esponente per il loro M.C.D.
Esempio
Rendiamo irriducibile il radicale $$\sqrt[20]{7^{12}}$$
- M.C.D.(20,12)=4;
- dividiamo per 4 l'indice e l'esponente del radicando: $$\sqrt[20]{7^{12}}=\sqrt[20:4]{7^{12:4}}=\sqrt[5]{7^3}$$
Esempio
Dati a e b non negativi, il radicale $\sqrt[6]{(ab^2)^4}$ può essere reso irriducibile, perchè 6 e 4 non sono primi fra loro.
- M.C.D.(6,4)=2;
- dividiamo per 2 indice ed esponente del radicando: $$\sqrt[6]{(ab^2)^4}=\sqrt[6:2]{(ab^2)^{4:2}}=\sqrt[3]{(ab^2)^2}=\sqrt[3]{a^2b^4}$$
La semplificazione e il valore assoluto
Per semplificare il radicale aritmetico $\sqrt[8]{(-5)^{12}}$ non possiamo scrivere
$\sqrt[8]{(-5)^{12}}=\sqrt[2\cdot 4]{(-5)^{3\cdot 4}}=\sqrt[2]{(-5)^{3}}$
perchè $(-5)^3$ è negativo, perciò l'espressione ottenuta non è un radicale aritmetico.
Tuttavia la semplificazione è possibile perchè l'esponente del radicando è pari e quindi possiamo considerare -5 in valore assoluto.
$\sqrt[2\cdot 4]{(-5)^{3\cdot 4}}=\sqrt[2\cdot 4]{|-5|^{3\cdot 4}}=\sqrt[2]{|-5|^{3}}$
In generale, risulta:
$$\sqrt[n\cdot p]{a^{m\cdot p}}=\sqrt[n]{|a|^m}\quad\mbox{se}\ a<0\ \ \mbox{e}\ \ m\cdot p\ \ \mbox{è pari}$$
La riduzione di radicali allo stesso indice
Applicando la proprietà invariantiva, si possono trasformare due o più radicali in altri che hanno lo stesso indice. In particolare si può ridurli a radicali che abbiano il minimo comune indice.
I passaggi necessari sono 2:
- cercare il m.c.m. fra gli indici;
- trasformare ogni radicale in uno equivalente, che ha per indice il m.c.m. trovato.
Esempio
Riduciamo al minimo comune indice i seguenti radicali:
- $\sqrt[5]{2a^2};\quad \sqrt[4]{a^3}$
- $\sqrt[3]{a-1};\quad \sqrt[6]{a^2-1}$
Risolviamo la 1):
- m.c.m.(5,4)=20;
- eleviamo ogni radicando al quoziente fra il m.c.m. e l'indice; nel nostro caso, 20:5=4 e 20:4=5. $$\begin{array}{l} \sqrt[5]{2a^2}=\sqrt[5\cdot 4]{(2a^2)^4}=\sqrt[20]{16a^8}\\ \sqrt[4]{a^3}=\sqrt[4\cdot 5]{(a^3)^5}=\sqrt[20]{a^{15}}\end{array}.$$
Risolviamo la 2):
- m.c.m.(3,6)=6;
- $$\begin{array}{l} \sqrt[3]{a-1}=\sqrt[3\cdot 2]{(a-1)^2}=\sqrt[6]{a^2-2a+1}\\ \sqrt[6]{a^2-1}\quad\mbox{è già ridotto}\end{array}.$$